A distanza di secoli ancora ci si interroga sulla morte di personaggi celebri; è il caso del pittore Raffaele Sanzio che secondo uno studio recente dell’Università di Milano-Bicocca potrebbe essere stato stroncato da una polmonite aggravata da un errore medico. I ricercatori hanno confrontato le informazioni contenute ne ‘Le vite’ del Vasari con testimonianze di personaggi storici coevi del pittore e presenti a Roma in quel periodo.
“Il decorso della malattia unito ad altri sintomi indurrebbe a pensare a una forma di polmonite”, spiega Michele Augusto Riva, ricercatore di Storia della medicina dell’Università di Milano-Bicocca. “Non possiamo affermarlo con sicurezza né possiamo ipotizzare se sia stata di origine batterica o virale come l’attuale Covid-19, ma tra le varie cause è quella che più corrisponde a quanto ci viene raccontato: un decorso acuto ma non immediato, la mancanza di perdita di coscienza, assenza di sintomi gastroenterici e febbre continua”.
“Vasari ci dice che il pittore nascose ai medici di essere uscito spesso nelle notti precedenti per scorribande amorose. Non conoscendo la condotta del paziente e non potendo inquadrare meglio l’origine della febbre – ipotizza Riva – i medici avrebbero sbagliato a insistere con il salasso”. A peggiorare quindi il quadro clinico ci sarebbe stato anche un errore medico: la pratica del salasso, assolutamente sconsigliata in caso di febbre polmonare.
Il nostro passato è la base per il presente ed il futuro e ci sono ancora tanti misteri da indagare.