Di libri ne ha già scritti tanti e sempre bene perché il giornalista e critico musicale Carmine Aymone per la musica ha una passione che è difficile spiegare a parole, ma questo ultimo volume dal titolo “Yes I know… Pino Daniele” edito da Hoepli è una miniera d’oro.
Nella prefazione a cura di Maurizio de Giovanni si parla del genio, che per i napoletani è anche la voglia, ma che per tutti è quel di più, quell’essere un fuoriclasse, come certamente è stato Pino Daniele ma che è anche Carmine Aymone che ha ideato un percorso sull’artista partenopeo. Non una semplice biografia, ma un viaggio nella città che ha accolto Pino Daniele fondamentale per capire il rapporto artista- città.
Nelle prima pagine ci sono le testimonianze dei tantissimi artisti che hanno collaborato con Daniele o lo hanno conosciuto, amato; e questi stessi artisti ritornano nei vari capitoli del libro offrendo preziose testimonianze che compongono il ritratto di Daniele.
Diviso in dieci capitoli, pieno di aneddoti in parte inediti, frutto di una ricerca pazzesca, un contenitore infinito di storia, di ricerca, un lavoro che fornisce notizie per conoscere appieno un artista così amato.
Perché Aymone decide di lavorare su un libro su Daniele? Perché lo ha frequentato a lungo, così da conoscere i rapporti del musicista con tanti artisti, perché nessuno meglio di lui poteva parlare degli inizi della sua carriera con Napoli Centrale, o della fase politica della musica di Daniele, o tratteggiare con maestria l’intenso rapporto con Massimo Troisi a cui dedica un capitolo, o raccontare del momento della sua morte ed anche delle tante iniziative fatte in suo ricordo. Non solo frutto di una conoscenza questo libro ma anche nato dalla voglia di fare conoscere cosa vuol dire essere un Lazzaro felice, una cosa che accomuna il giornalista e l’ artista e tanti milioni di italiani e stranieri che si sentono tali. Scorrendo le 184 pagine si ha l’ impressione di avere tra le mani una piccola enciclopedia, complice anche la felice impaginazione che consente al lettore di avere nella stessa pagina il racconto principale e tanti box su canzoni, rapporti tra artisti, dichiarazioni, storie varie.
Non vorresti finirlo mai questo volume ed in effetti, grazie alle parole di Clementino, Rocco Hunt, Tullio de Piscopo, Dodi Battaglia, Ernesto Vitolo, Rino Zurzolo, Roberto Vecchioni, Mario Biondi, Gigi d’Alessio e tanti altri il ricordo è vivo oggi più che mai.
Splendida la postfazione di Peppe Lanzetta che affida all’ultima parte del suo scritto, dopo avere affrontato il dolore per la morte dell’artista in una pagina redatta nel suo stile unico, questa frase: ” è lui col suo sorriso che beffa pure la morte intona: i say… Jesto cca’!!!” Ed è proprio così, grazie alla sua opera immortale e ad un lavoro come questo, che Pino Daniele vive quindi un plauso ad Aymone per avere scritto un libro completo che può occupare un posto d’ onore tra le biografie degli artisti e nella storia della canzone italiana.