La pubblicazione del libro “Legami slegati”, contenente l’esperienza realizzata in sette scuole superiori della Campania, è una delle ultime attività della Consulta regionale per la condizione della donna.
Il libro, aperto dall’introduzione della presidente del consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio, e dagli interventi di Loredana Raia consigliera regionale con la delega alla Pari opportunità e di Laura Capobianco, ideatrice del progetto e curatrice del libro, racchiude l’esperienza di educazione ai sentimenti realizzata nel corso di tre anni da docenti e studenti di sette scuole della Campania.
“Un progetto difficile e complicato – scrive la D’Amelio – il cui obiettivo attraverso il laboratorio teatrale e la rielaborazione di testi è quello di cambiare la narrazione simbolica delle relazioni tra uomo e donna”.
“Il progetto è un utile strumento di contrasto alla violenza di genere – dichiara Laura Capobianco – dal momento che si è lavorato con molta accortezza ad esplorare sui modelli culturali dominanti tra i giovani per aiutarli a superare gli stereotipi dominanti e tutto ciò che fa ostacolo a far emergere le sfere interiori, le emozioni e i sentimenti”.
Il gruppo di lavoro che ha dato vita al progetto, costituito da consigliere della Consulta, docenti e operatori dell’Asl Napoli 1, si è impegnato a fornire “una grammatica dei sentimenti” utile ai giovani per affrontare la realtà attuale così tendente al narcisismo, alla solitudine, alla violenza.
“Legami slegati” sarà presentato a settembre ad anno scolastico iniziato e sarà distribuito nelle scuole attraverso l’intervento dei docenti e degli studenti che lo hanno composto.
La Consulta regionale per la condizione della donna è uno degli organismi di parità della Regione Campania, formata da rappresentanti dei partiti politici e associazioni femminili e femministe che rimangono in carica per tutta la durata del Consiglio regionale, attiva da molti anni, insieme ad altri organismo di parità a cui si è aggiunto da poco l’Osservatorio regionale sul fenomeno della violenza sulle donne; tra i molteplici interventi nei cinque anni di attività emergono quelli rivolti alla salute delle donne: convegni sulla medicina di genere, interventi per la riattivazione dei consultori e contro la tratta delle donne, sostenuti in particolare dalla presidente della Consulta, Simona Ricciardelli. Tra le tante attività vanno menzionate ancora quelle portate ideate dalle consigliere della commissione lavoro, volte ad attività di formazione per l’informatica e alla valorizzazione delle imprenditrici (in particolare dell’Irpinia e del Sannio) che si dedicano alla viticultura e alla lavorazione dell’olio. Spazio è stato dato anche ai progetti svolti nel carcere di Pozzuoli dove le donne carcerate sono state formate ad una sana alimentazione e alla giusta attività fisica.
E, come si augura la presidente D’Amelio l’auspicio è che questo tipo di lavoro possa continuare nei prossimi anni affinchè la parità e la libertà femminile non subisca arresti.