Serata memorabile al Ravello Festival con una splendida Cecilia Bartoli che ha incantato il pubblico dell’Auditorium Oscar Niemeyer con due ore di spettacolo. Applausi a scena aperta per lei e Les Musiciens du Prince-Monaco diretti magistralmente da Gianluca Capuano.
Il nuovo progetto, “What passion cannot music raise – Händel and his time”, che dopo Ravello, sbarcherà, tra le altre location, a Lucerna, Salisburgo, Vienna e Zurigo è un vero e proprio inno alla vita, “alla ripartenza, un concerto che parla di sentimenti, di emozioni come deve fare la musica” come ha spiegato la Bartoli a fine concerto.
Un concerto pieno di colpi di scena, ogni esibizione, sottolineata da cambi di abito in scena, è un’avventura, piacere puro, scuola, riscoperta. Il concerto, tra i più attesi del cartellone di questa 68esima edizione del Ravello Festival, è stato davvero straordinario legato all’infinito talento della Bartoli, che come sempre domina ogni sfaccettatura della voce e del gesto teatrale. Il successo all’Auditorium è stato di quelli esaltanti. Il pubblico della Città della Musica caloroso come non mai ha richiamato la Bartoli a quattro bis: “A facile vittoria” di Agostino Steffani, passando per un omaggio a Napoli con “Santa Lucia luntana” a Handel all’improvvisazione quasi jazzistica di Summertime. Standing ovation finale e continue urla quasi da concerto pop per la Bartoli. A sorpresa, in platea ad applaudirla, anche Catherine Deneuve.