Il sistema economico del nostro paese, già in crisi da tempo, è stato ulteriormente messo in ginocchio a seguito dell’emergenza sanitaria.
Il prolungato lockdown cui abbiamo assistito, purtroppo fa ancora sentire il suo effetto soprattutto sul tessuto imprenditoriale, in particolare quello medio-piccolo.
A fronte di ciò il governo ha messo in atto e rafforzato numerose misure per far ripartire l’economia; tra queste spicca il cosiddetto SuperBonus 110%.
Titolo accattivante per un provvedimento che però ha dimostrato, ancora una volta, tutte le criticità del nostro complicato apparato normativo, soggetto a continui chiarimenti. Chiarimenti che talvolta sono più complessi e corposi delle norme stesse.
In una recente precisazione dell’Agenzia delle Entrate si legge, oltre al lungo elenco degli adempimenti (bonifici tracciabili, visto di conformità, asseverazioni, fatture e ricevute fiscali delle spese reali sostenute, dichiarazioni del proprietario o dell’amministratore di condominio… ) anche misure del genere:
“che gli interventi di risparmio energetico trainati dal Superbonus avranno diritto all’aliquota maggiorata del 110% solo se eseguiti nell’intervallo di tempo tra la data di inizio e la fine lavori degli interventi trainanti”. In realtà la norma pone unicamente la condizione che siano «eseguiti congiuntamente».
Chi afferma ciò o è in chiara contraddittorietà o non intende riconoscere i benefici anelati… come dire “li avranno quelli che riusciranno a metter il cacio sotto i maccheroni rendendo comunque perfetta l’esecuzione della ricetta!”
Il ruolo delle professioni tecniche è quanto mai fondamentale in questo processo di semplificazione e di chiarezza, ma devono essere consultate “preventivamente” e non a cose fatte…
Insomma, in questo completo far west generato da inefficaci competenze (nessuno è al posto giusto…) quelle che sono senza dubbio misure in grado di ridare “ossigeno” alle nostre imprese, molto spesso rischiano di essere veri e propri “miraggi”.
Gli strumenti ci sono, ma perchè diventino CONCRETA OPPORTUNITA’ di leva economica, c’è bisogno di snellire e semplificare ma la tanto invocata “semplificazione” ora PUO’ e DEVE essere messa in atto dando voce agli operatori di settore.