Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 18 dicembre 2020, ha approvato un decreto legislativo che introduce norme relative alla determinazione dei collegi uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, a norma dell’articolo 3 della legge 27 maggio 2019, n. 51.
Si tratta di una decisione che ha ridisegnato i collegi elettorali a seguito dell’entrata in vigore della legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1, che ha modificato gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione, riducendo da 630 a 400 il numero dei deputati e da 315 a 200 il numero dei senatori da eleggere a partire dalla prossima legislatura.
La legge, come è noto, era stata confermata dagli elettori nel referendum popolare tenutosi il 20 e 21 settembre 2020.
La definizione dei collegi è stata effettuata sulla scorta di una proposta elaborata da una commissione tecnica, composta da dieci esperti in materia e presieduta dal Presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), Gian Carlo Blangiardo.
La Commissione è istituita con DPCM del 15 novembre 2017 in base a quanto stabilito dall’articolo 3 della legge n. 165 del 3 novembre 2017, “Delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali e dei collegi plurinominali”. Successivamente, sono state introdotte alcune modifiche con i DPCM del 5 dicembre 2019 e del 13 gennaio 2020.
La Commissione è stata chiamata a definire la proposta di geografie elettorali secondo quanto previsto dalla legge n. 51 del 27 maggio 2019, “Disposizioni per assicurare l’applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari” e in applicazione delle modifiche introdotte dalla legge costituzionale n. 1 del 19 ottobre 2020, “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.
La Commissione ha avviato i lavori il 12 dicembre 2019 e li ha conclusi in data 13 novembre 2020 con l’invio della Relazione contenente una motivata proposta del disegno dei nuovi collegi elettorali al Presidente del Consiglio dei Ministri il 18 novembre 2020.
Sulla base di tale proposta il Governo ha adottato lo schema di decreto legislativo recante “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, a norma dell’articolo 3 della legge 27 maggio 2019, n. 51” che, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, è stato trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti che, in data 10 dicembre 2020, hanno espresso il proprio parere sullo schema di decreto legislativo .
Infine, come accennato in precedenza, nella riunione del 18 dicembre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva lo schema di decreto legislativo recante “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, a norma dell’articolo 3 della legge 27 maggio 2019, n. 51” recependo il parere espresso dalle Commissioni parlamentari competenti, favorevole con l’unica osservazione relativa ai collegi plurinominali della Camera circoscrizione Lazio-01.
Le soluzioni tecniche prescelte dalla Commissione, indicate nella Relazione trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, sono state accolte dal Governo, che le ha assunte come base per la predisposizione dello schema di decreto legislativo.
Il Governo ha infatti ritenuto di recepire integralmente le determinazioni adottate dall’organo tecnico istituito per tale finalità, nella considerazione che il lavoro della Commissione è stato svolto con alto livello di approfondimento e nel rispetto dei criteri di delega.
In altri termini, la scelta del Governo è stata quella di non esercitare alcuna forma di discrezionalità politica rispetto al disegno dei collegi elettorali presentato dalla Commissione sulla base di decisioni tecniche, al fine di assicurare la massima neutralità politica nella delimitazione territoriale dei collegi stessi.
- Tabella A1 – Collegi Camera uninominali (file Excel)
- Tabella A2- Collegi Camera plurinominali (file Excel)
- Tabella B1 – Collegi Senato uninominali (file Excel)
- Tabella B2 – Collegi Senato plurinominali (file Excel)
Il lavoro tecnico svolto dalla commissione è stato encomiabile e preciso. Tuttavia fin dall’inizio era del tutto evidente come i territori con minore popolazione che poi sono quelli delle aree interne adagiate sugli Appennini e sulle Alpi, in modo particolare, ne sarebbero uscite penalizzate.
Non ne sono usciti penalizzati solo i territori ma soprattutto la politica che è stata soggiogata dall’antipolitica che solletica la pancia dell’elettorato salvo pentirsene il giorno dopo, almeno per quelli intellettualmente onesti.
La democrazia ed il principio della rappresentatività democratica sono mortificate ed uccise dal ciarpame culturale imperante in epoca buia sotto tutti i punti di vista.
Il caso della Campania è tale da confermare questo quadro se la provincia di Avellino perde il proprio collegio senatoriale a tutto vantaggio di un prevedibile accorpamento con il collegio di Benevento.
Il risultato finale è che per la Camera dei deputati la regione Campania è suddivisa in due circoscrizioni elettorali:
- Circoscrizione Campania 1, con una popolazione di 3.054.956 abitanti al censimento del 2011 e 92 comuni alla data della relazione, comprende integralmente la città metropolitana di Napoli. La legge n. 51/2019, applicata secondo le modifiche introdotte dalla legge
costituzionale n. 1/2020, assegna alla circoscrizione 7 collegi uninominali e 13 seggi plurinominali, per un totale di 20 seggi. - Circoscrizione Campania 2, con una popolazione di 2.711.854 abitanti al censimento del 2011 e 458 comuni alla data della relazione, comprende integralmente le quattro province della regione: Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. Le disposizioni di legge assegnano alla
circoscrizione 7 collegi uninominali e 11 seggi plurinominali, per un totale di 18 seggi.
Per il Senato della Repubblica le disposizioni di legge richiamate assegnano alla regione 7 collegi
uninominali e 11 seggi plurinominali, per un totale di 18 seggi.
Primo Levi riferendosi alle nefandezze del nazismo e delle sue conseguenze scriveva “se questo è un uomo” oggi potremmo scrivere tranquillamente “se questa è democrazia”.