- La globalizzazione, le crisi finanziarie e, ora, anche quelle pandemiche lanciano alle economie nazionali, ai sistemi produttivi e quindi alle imprese nuove sfide che impongono ripensamenti organizzativi e nuove allocazione delle risorse, a cominciare dal capitale umano.
- L’Impresa odierna ha sempre più necessità sia di avere supporti consulenziali di alta specializzazione e che non siano esterni all’impresa stessa, sia di avere duttilità ed elasticità, in termini temporali, produttivi ed economici, nell’utilizzo di alte professionalità capaci di impadronirsi con immediatezza delle problematiche aziendali e risolverle.
- Una delle figure professionali di supporto al mondo delle imprese che ha assunto un ruolo sempre più decisivo ed importante nel sistema organizzativo e strategico imprenditoriale è appunto quella del Temporary Manager.
- Di ciò, ImpresInforma ha voluto parlarne con il dott. Emilio Luongo, presidente dell’Associazione Temporary Manager federata con FMPI.
- Presidente, chi è il Temporary manager? Qual è il suo ruolo?
Il Temporary Manager è un professionista appassionato del proprio lavoro, stimolato dalle sfide complesse, spinto dalla ricerca costante di risultati al di sopra delle aspettative e dell’incarico ricevuto, stimolato dal cambiamento e fautore del cambiamento. Leader autorevole in grado “di farsi seguire” e capace di coinvolgere le persone e di motivarle fino al raggiungimento degli obiettivi. Il Temporary Manager ha conseguito una esperienza rilevante in contesti aziendali di grandi dimensioni, distinguendosi per coraggio e resilienza. Non sempre è sufficiente però una carriera manageriale alle spalle, il Temporary Manager ha dalla sua una dinamicità di pensiero, pluralità di esperienze professionali, anche in ambiti diversi: ruoli, mercati, contesti geografici/sociali. Il Temporary Manager ha una mission ben chiara: “lasciare l’azienda migliore di come l’ha trovata”. A differenza del permanent, il Temporary ha una scadenza che coincide con il raggiungimento del risultato, la sua permanenza in azienda potrà protrarsi solo su un nuovo progetto. A differenza del “Consulente” il Temporary agisce dall’interno dell’organizzazione aziendale, assumendo un ruolo chiaro con deleghe e responsabilità.
Nel mondo dell’impresa odierna è una figura necessaria?
Il Temporary non è necessario sempre ed in ogni cotesto aziendale, il Temporary diventa necessario quando chi ha la “Responsabilità dell’azienda” decide di avvalersi di una figura professionale “non convenzionale”, spesso di discontinuità, di rottura di schemi, motivato solo dal raggiungimento dello “scopo” e non, quindi, di una carriera in azienda (professionale o retributiva). Una figura altamente specializzata che individua le problematiche, disegna le soluzioni, delivera le soluzioni fino al risultato. Ebbene se si cerca un professionista con queste caratteristiche, non è necessario ma diventa indispensabile! Facciamo degli esempi di impiego di un Temporary Manager, si può andare dal semplice supporto alla proprietà nella gestione dell’azienda, sostituzione di figure chiave che hanno lasciato l’azienda in modo improvviso, crisi aziendali, espansione aziendale (nuovi mercati, nuovi prodotti/servizi), start up, solo per citarne alcuni.
Perchè costituire un’associazione di T.M.?
Perché occorre fare rete, condividere esperienze, convergere sullo stile comune, occorre fare chiarezza sul ruolo ed evitare pericolose “emulazioni” di chi Temporary non lo è e potrebbe mettere in cattiva luce questa professionalità sempre più presente ed efficace.
E’ una figura nuova o assorbe figure esistenti?
Sicuramente in Italia è una figura abbastanza recente a differenza degli UK o Stati Uniti, ma si sta facendo largo forse anche in conseguenza della crisi generale e della emorragia delle grandi aziende multinazionali. Non assorbe figure esistenti e non è in concorrenza con le figure “consulenziali” per i motivi di cui prima, al contrario. Infatti il Temporary spesso si avvale di consulenti già presenti nel contesto aziendale oppure ne introduce di nuovi, ecco perché spesso fatico a comprendere l’approccio “aggressivo”
Ha un futuro?
Il Temporary Manager era il futuro qualche anno fa, ora è il presente ed in grado di accompagnare le aziende verso un futuro prospero.
Grazie Presidente