“In un mondo che prigioniero è, respiriamo liberi io e te…” canta un antico ma intramontabile Lucio Battisti.
Come dar torto a questa sua verità quando ancora oggi siamo destinati ad una pigrizia e ad una prigionia mentale sempre più stretta ed affilata. Continuiamo ad essere carnefici travestiti da vittime, senza renderci conto che siamo noi lo strumento scelto da Dio per poter cambiare gli abitanti di questo mondo con le nostre idee, i nostri valori accantonati, le nostre radici che salgono fino ad arrivare alla nostra mente che dovrebbe protrarsi all’apertura e dunque a quel cambiamento, senza intaccare o dimenticare le nostre origini.
Cambiamento non vuol dire resettare quel che c’è stato prima, ma significa spalancare le braccia accogliendo un profumo nuovo.
Presi singolarmente siamo solo piccole gocce, ma insieme formiamo il mare e se solo ci fermassimo a guardarlo potremmo capire quanto ognuno di noi è importante e diverso nello stesso momento. È il nostro specchio e la nostra essenza più profonda, dovremmo amarlo come facciamo con il mare, dovremmo imparare ad amare tutte le nostre diversità perché sono esse a renderci ciò che siamo, a renderci unici.
Siamo il mondo che disprezza un uomo omosessuale, invece di disprezzare un uomo che per gioco, per sfida o semplicemente per capriccio si droga. Siamo il mondo che chiede alle donne di essere meno donne, invece di chiedere agli uomini di essere più uomini. Siamo il mondo che si stupisce e si infastidisce di vedere una persona tatuata, mentre pensa che sia più normale vedere una persona maltrattata. Siamo il mondo che si ferma alle apparenze, ad un paio di occhiali vistosi, ad un colore di capelli, dando tutto per scontato, accantonando completamente la possibilità di andare oltre, di conoscere, di scoprire, di capire. Siamo il mondo dell’ignoranza, delle raccomandazioni, dell’omertà e del ricatto dove non vorremmo vedere i nostri figli crescere, ma allo stesso tempo li lasciamo in balìa e liberi in mezzo questo ignobile caos. Siamo il mondo delle contraddizioni e dei punti di vista comodi, troppo pigri e troppo svogliati per andare a prenderci quello che realmente vogliamo.
È arrivato il momento adesso di riscattare ogni essere umano, ogni essere che ci ha dato la possibilità di arrivare fin qui. È arrivato il momento di cambiare noi stessi e migliorare questo mondo, perché se da soli siamo sempre una piccola goccia, insieme siamo l’immensità del mare.