Si è tenuta, a Napoli presso la la propria sede al Centro Direzionale, la conferenza stampa tenuta dalla presidente di FMPI, Antonina Terranova, insieme con il Direttore Generale Salvatore Ronghi, il responsabile delle politiche attive per il lavoro di FMPI Giuseppe Fontanarosa, il vice direttore generale Massimo Lucidi.
L’occasione della conferenza stampa è stata utile oltre che porre sul tappeto i temi di maggiore attualità che interessano il mondo imprenditoriale, anche per presentare il sintetico ma succoso e significativo bilancio della Federazione Piccole Imprese.
Giuseppe Fontanarosa ha inteso ricordare che l’agenda di governo non deve arrestarsi “anche in un momento delicato per la vita politica e
sociale in Italia ed è opportuno non demordere dai temi cruciali del salario, della contrattazione, delle politiche attive del lavoro capaci di creare un reale incrocio tra domanda e offerta del lavoro e, non per ultima, la formazione professionale. Tali temi vanno approcciati in modo non ideologico ma laico e realistico” .
Il 2021 si è chiuso con l’adesione di 12.348 piccole imprese, con l’apertura di 64 Sedi Territoriali su tutto il territorio nazionale, di 5 Strutture Nazionali, 6 strutture regionali autonome, 2 Enti Bilaterali, un Organismo Paritetico Nazionale per la sicurezza sul lavoro. Inoltre FMPI ha sottoscritto 13 Contratti Nazionali di Lavoro, 22 Contratti di secondo livello, oltre 5 mila conciliazioni.
“E’ un risultato che ci soddisfa molto e che ci proietta tra le Federazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale” ha dichiarato Antonina Terranova nel corso della conferenza stampa.
“Il settore che maggiormente rappresentiamo è quello delle piccole imprese da 10 a 50 dipendenti” – ha ancora sottolineato la presidente Terranova – che ha aggiunto: “ciò ci rende ancora più orgogliosi, considerato che, solo nel 2019, è decollato il progetto FMPI e che, nei due anni successivi, abbiamo subito la più grande e disastrosa crisi a seguito della pandemia da Covid19. Per dare ulteriore slancio alla nostra azione abbiamo deciso di puntare su un nuovo e più forte assetto organizzativo a cominciare dalla nomina del nuovo Direttore Generale”.
“Ho accettato la nomina di dirigere la Federazione perché sono certo che, nell’attuale critico quadro economico, la categoria che necessita di maggiore attenzione e di supporto è quella dei piccoli imprenditori, che reggono la produzione in Italia, sostengono i livelli occupazionali e sono essi stessi lavoratori ma senza alcuna tutela. Investire sulle piccole imprese significa rafforzare la contrattazione e creare lavoro stabile e di qualità” – ha sottolineato Salvatore Ronghi, il quale ha altresì precisato che “al fine di superare la crisi economica in cui versa l’Italia, il prossimo Governo dovrà occuparsi delle piccole imprese e farne il baricentro della propria azione politica con la drastica riduzione della tassazione a loro carico, l’abolizione dell’Irap e il taglio del cuneo fiscale”.