Al giorno d’oggi è opinione comune che l’insabbiamento di scomode verità da parte di uno Stato sia una realtà che appartiene al passato.
D’altronde come si può pensare di creare degli argini per l’enorme fiume di informazioni che vengono rilasciate sul web di minuto in minuto?
Censurare tutti i media di informazione nel proprio paese permette, nel migliore dei casi, di insabbiare la verità soltanto fino a dove arrivano i confini del suddetto paese, mentre bandire qualsiasi social network o sito web che non sia sotto il diretto controllo del governo è l’equivalente di urlare a gran voce che si ha qualcosa da nascondere.
Ma come si fa ad impedire che il resto del mondo parli degli affari loschi in cui è coinvolto un capo di Stato?
La famiglia Al Maktoum, una delle sei famiglie regnanti negli Emirati Arabi Uniti, che governa incontrastata Dubai, è stata visionaria sotto questo punto di vista. Invece di mantenere la segretezza più totale, riguardo alla reintegrazione della schiavitù (per quanto illegale sulla carta), il riciclaggio di denaro e il traffico di esseri umani, la famiglia reale ha trovato il modo di farlo alla luce del sole, sfruttando le figure del web note come influencer per creare un enorme specchietto per le allodole.
La strategia è molto semplice: gli Al Maktoum contattano una figura di spicco dell’intrattenimento digitale e gli offrono un viaggio pagato, un soggiorno all inclusive e un enorme quantità di denaro. In cambio, l’influencer deve soltanto fare un post su tutti i suoi social e informare i suoi follower di quanto il soggiorno sia da favola e di quanto l’amministrazione Al Maktoum abbia creato un vero e proprio paradiso dove non manca niente, né comfort né certezze economiche.
Se non puoi metterli a tacere, pagali per parlare soltanto di ciò che ti fa comodo che si sappia.
Questa manovra propagandistica è diventata prassi da più di un decennio oramai e soltanto da pochissimo è stato possibile udire qualche voce fuori dal coro che ha iniziato a diffondere consapevolezza sul marcio che si cela dietro allo Stato più ricco degli Emirati Arabi.
Alla fine, siccome non c’è sordo peggiore di chi non vuol sentire, ognuno sceglierà se chiudere gli occhi o meno di fronte alla scomoda realtà dei fatti.
Tuttavia, è essenziale diffondere consapevolezza riguardo a questo argomento e ricordare alle persone che ogni giorno vengono bombardate da post sulla bellezza di Dubai una triste realtà: dietro a quell’account Instagram da un milione di follower si cela un semplice essere umano, con i suoi valori, la sua morale e la sua capacità, all’occorrenza, di mettere da parte entrambe le caratteristiche appena citate.