La guerra in Ucraina, scatenata a febbraio dalla Federazione Russa di Putin, la violenta repressione contro le donne e le giovani generazioni iraniane, le tensioni nel mar della Cina, l’epidemia da Covid 19, non ancora debellata, l’economia mondiale in recessione, con un’inflazione che rialza la testa un pò ovunque erodendo i già magri guadagni delle famiglie e delle imprese, i costi esorbitanti delle principali fonti energetiche che costringono ad avere uno stile di vita molto attento, i costi delle materie prime giunti a livelli mai visti prima, l’emergere di una rete di corruzione i cui contorni hanno bisogno sicuramente di un maggiore approfondimento presso l’Unione Europea, stanno assicurando un viatico non sereno, intriso di ansie e preoccupazioni, al 2022.
La Federazione Medie e Piccole Imprese ha guardato con grande attenzione, fin dall’inizio del 2022 e dopo due anni di complicatissima pandemia, al mondo che cambiava, soprattutto in Italia, nelle sue strettoie politiche ed istituzionali.
FMPI ha salutato con favore, soprattutto ai fini della stabilità dell’azione di Governo, il chiaro risultato elettorale di settembre.
L’elettorato italiano, a torto o a ragione, ha espresso in modo non equivoco la propria opinione, facilitato anche dall’unità del centrodestra e, al contrario, dalla frammentazione del centrosinistra.
In questo modo è stato affidato un compito non semplice a Giorgia Meloni che è quello di evitare che l’Italia possa ritornare, dopo i buoni risultati del governo Draghi, ad essere un mero fanalino di coda in economia, nella socialità, nelle istituzioni e nello scenario internazionale.
FMPI ha proceduto ad una sua riorganizzazione interna con l’immissione di un direttore generale esperto, scrupoloso e anche decisionista, al punto giusto, nella persona di Salvatore Ronghi. L’ultimo periodo dell’anno si è caratterizzato per l’ampliamento del numero delle sedi in Italia, per una incisiva campagna di adesioni, per il continuo stimolo in termini di proposte ed idee alle varie istituzioni, nazionali, regionali e periferiche, per il continuo confronto e dibattito con il mondo imprenditoriale, accademico ed istituzionale nelle singole regioni italiane. Insomma è stato un anno di grande impegno che ha visto FMPI occuparsi di ogni aspetto che potesse riguardare la vita delle imprese, soprattutto di quelle piccole o addirittura micro imprese alle quali spesso non viene data voce e rappresentanza.
FMPI continuerà anche nel 2023 su questa strada consapevole che le difficoltà non mancheranno e che la sua presenza nei momenti determinanti comincia a suscitare anche un pò di gelosia. Le tempeste spireranno a volte anche in senso contrario al nostro senso di marcia, ma i veri nocchieri si misurano nella procella e non nella bonaccia.
Ma FMPI, a partire dalla sua presidente, Antonina Terranova e dal presidente del centro studi Po.La.Ri.S., Giuseppe Fontanarosa, per giungere alle singole federazioni, presenti ormai in quasi tutte le regioni italiane, è una squadra coesa, compatta, con un alto grado di professionalità e disponibilità. Sappiamo bene che questa caratteristica non appartiene a tutti.
FMPI continuerà a dare voce e rappresentanza al mondo delle imprese perchè siano ascoltate e messe al centro dei programmi di governo, ad ogni livello, in quanto senza impresa non c’è crescita, non c’è sviluppo, non c’è ricchezza e non c’è occupazione.
Auguri per un grande 2023 a tutti coloro che si stanno impegnando in FMPI, alle loro famiglie, ai loro cari e a tutti gli imprenditori che sono da essi rappresentati.
AD ALTIORA SEMPER.