Donato Giovannelli riceve uno dei finanziamenti della ricerca ERC Starting Grant

Donato Giovannelli, giovane microbiologo in servizio come ricercatore (RTDb) presso il dipartimento di Biologia dell’Ateneo federiciano, è tra i 20 vincitori italiani e unico tra le università del centro-sud concorrenti, ad essersi aggiudicato uno dei prestigiosi finanziamenti della Commissione Europea della Ricerca ERC Starting Grant. Gli ERC Starting Grant sono concessi dall’Europa ai migliori giovani ricercatori (tra 2 e 7 anni dal completamento del dottorato) provenienti da tutto il mondo. Quest’anno solo il 13% delle proposte è stato finanziato, confermando quanto siano competitivi questi finanziamenti.

Donato Giovannelli, laurea triennale e specialistica in Biologia marina presso la Politecnica delle Marche di Ancona, dopo gli studi si sposta all’estero dove trascorre numerosi anni dividendo il suo tempo tra gli Stati Uniti e il Giappone. Durante il periodo all’estero lavora in alcuni dei maggiori centri di eccellenza mondiali, come l’Institute for Advanced Study di Princeton, la Rutgers University e l’Earth-Life Science Institute di Tokyo, dove viene a contatto con un approccio alla ricerca interdisciplinare e innovativo. “Passare le giornate a discutere di geologia, geochimica e planetologia con esperti del settore per un giovane microbiologo come me è abbastanza inusuale” racconta Giovannelli. “Il periodo all’estero e la collaborazione con il network internazionale di ricerca Deep Carbon Observatory hanno fortemente influenzato i miei studi” prosegue Donato “e mi ha portato sempre di più a lavorare all’interfaccia tra discipline diverse”. Un approccio innovativo e interdisciplinare dunque che trascende i confini dei dipartimenti universitari e delle discipline scientifiche classiche che ha permesso al Professor Giovannelli di aggiudicarsi il prestigioso finanziamento. Nel 2018 il rientro in Italia, a Napoli presso il Dipartimento di Biologia dove insegna Microbiologia Marina e Applicata.

“Il progetto che ho scritto mira a comprendere come la vita e il pianeta siano coevoluti nel tempo” spiega Giovannelli. “Tutta la vita ha bisogno di energia, e la ottiene grazie a reazioni metaboliche di ossido-riduzione fatte da speciali proteine, chiamate ossidoreduttasi, che spesso utilizzano dei cofattori metallici” continua Giovannelli “Le concentrazioni ambientali di questi metalli sono cambiate nel tempo durante l’evoluzione del pianeta, ma non abbiamo idea di quale ruolo questo cambiamento abbia avuto sull’evoluzione delle ossidoreduttasi e del metabolismo”. Il progetto utilizzerà una combinazione di tecniche molecolari di ultima generazione e modelli computazionali uniti a numerose spedizioni in zone remote del pianeta per provare a capire come la vita e il nostro pianeta siano coevoluti.

I risultati del progetto potrebbero avere ricadute in numerosi ambiti delle scienze, dalla nostra comprensione dell’evoluzione del pianeta, fino alla produzione di nuovi biomateriali o molecole bioattive. “Capire come la diversità microbica possa essere manipolata grazie agli elementi in tracce” spiega ancora Giovannelli, “apre numerose prospettive, e potrebbe permettere di manipolare il microbiota in modi nuovi, sia in ambiente che per la salute umana”. Un progetto ad alto rischio, ma con potenziali ricadute in molti ambiti delle scienze. E proprio per questo il progetto, chiamato CoEVOLVE, è stato finanziato dall’ERC con 2.1 M di Euro.

“Un’opportunità unica per poter continuare a fare ricerca di alto livello, nonostante i finanziamenti alla ricerca in Italia siano molto più bassi rispetto a quelli degli altri paesi” aggiunge Giovannelli. “É emozionante essere di nuovo in Italia a fare ricerca ed ottenere finanziamenti europei, specialmente della portata dell’ERC” commenta Giovannelli “A Napoli ho trovato un ambiente scientificamente stimolante ed un sacco di supporto da parte dei colleghi e dell’ateneo” prosegue Giovannelli “un ambiente dove fare ricerca e innovazione ad alto livello”.

Innovazione non solo in ambito accademico per Donato Giovannelli, che è anche co-fondatore di una startup tecnologica, Nano-Tech SpA, che si occupa di materiali compositi avanzati che negli anni è cresciuta fino a diventare una piccola industria altamente innovativa.

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