La sede dell’UGL di Bologna, nei giorni scorsi, è stata presa di mira da un gruppo di riders che protestavano per la sottoscrizione del ccnl dei riders stipulato anche da UGL insieme ad Assodelivery.
In effetti, Assodelivery, associazione che rappresenta l’industria italiana del food delivery a cui aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats e il sindacato Ugl (Unione Generale del Lavoro) hanno firmato un contratto collettivo nazionale del lavoro che, per la prima volta in Europa, aumenta, nelle intenzioni dei sottoscrittori, le tutele dei rider che operano come lavoratori autonomi nell’industria italiana del food delivery.
Al di là delle ragioni di merito, non può non essere stigmatizzata la modalità di tale protesta che può essere assimilata solo ad un atto di vandalismo e violenza politica che non deve passare inosservata.
La contrattazione è arte delicata e complessa che ovviamente tocca tanti interessi.
In sede di contrattazione il confronto può e deve essere duro, serrato e professionale, ma nulla può giustificare tali atti.
FMPI ED ImpresInforma esprimono la più convinta solidarietà al segretario generale dell’UGL,Francesco Paolo Capone, agli iscritti e alla sede di Bologna per l’attacco subito e si augura che sul terreno del confronto sindacale siano presenti sempre e solo gli interessi dei lavoratori e delle imprese.