LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

Una mattina ci svegliamo e iniziamo a pensare a tutto ciò che comporta l’amore, a quello che rappresenta, a quello che ha il potere di scatenare l’amore in tutte le sue forme.

Cerchiamo, incorporei e timidi, di guardare negli occhi ogni singola persona che possiamo incontrare in un bar, camminando in un parco o in una pizzeria per poter riuscire a scorgere in ognuno quel pezzo d’amore che vi è incastrato, come se fosse una perla nella sua casa-ostrica.

Iniziamo a fantasticare sulle loro vite, a volte immedesimandoci addirittura nelle vesti e lo facciamo quando, in un certo qual modo, vorremmo essere loro perché sappiamo ciò che ci manca ma non riusciamo a realizzarlo e non è una questione di tempistica ma solo di leggerezza, quella tale che permette di “elevarci” tanto quanto basta per visionare tutto da un’altra prospettiva.

Cerchiamo di porci le domande giuste, ma poi giuste per chi?

Iris Belluoccio

Chi può stabilire concretamente cosa è giusto e cosa non lo è? Siamo esseri umani, peccatori fragili dinanzi a questa vastità di universo di cui siamo ospiti, spesso nemmeno tanto graditi.

A noi che siamo lì, a volte fermi nel traffico, in riunione o al mare, a guardare il vuoto, quante volte abbiamo peccato non amando? Non donando?

L’amore dovrebbe essere anche questo, un dono e come tale si deve aver voglia di donare. Che immenso verbo è “donare”, forse troppo grande per noi che ci perdiamo in inutili e saccenti parole che non portano mai a niente.

Perdiamo il senso dell’amore e quello che alla fine costituisce come un bambino perde il suo pallone e lo perde per sempre.

Tutto si perde, tutto passa ma l’amore che ci portiamo dentro non può passare, non può morire nemmeno se provi ad ucciderlo.

È come un’edera invidiosa e ostinata e fa bene ad esserlo, deve essere così, perché molto più spesso di quanto sappiamo, vogliamo solo tenerla in un angolino triste e buio dentro di noi e poi finiamo per piangere il vuoto perché prima non riusciamo a trovarlo e dopo non riusciamo a colmarlo.

Diventiamo i perfetti sconosciuti di noi stessi, ci aggrappiamo in inutili discussioni, legati in piccoli dettagli che non dovrebbero scuoterci, ma alla fine sono il campanello d’allarme che ci fa capire che quei dettagli per noi sono i più importanti, ma siamo solo bravi a complicarci la vita come se fossimo il nostro stesso labirinto.

Vogliamo fare i paladini della giustizia cercando di aiutare gli altri, ma non siamo in grado nemmeno di aiutare noi stessi. Dovremmo smetterla di cercare di essere quello che non siamo solo per poter compiacere a qualcun altro, dovremmo incominciare ad assomigliare di più a quello che realmente siamo con tutte le sfumature.

Ma alla fine quali sono le conseguenze dell’amore?

Non ci sono conseguenze ove non c’è amore, ma solo compromessi quando si sente la mancanza.

L’amore non ha conseguenze, l’amore ha soltanto l’amore.